Gioco dell’oca, origini e regole del famoso gioco da tavola
Chi da bambino non ha mai sfidato i propri amichetti al famoso Gioco dell’oca? Il celebre gioco da tavola è ormai un passatempo storico, conosciuto da chiunque.
Se vuoi quindi fare un regalo originale ad un bambino o ad un vecchio amico d’infanzia, puoi anche decidere di realizzare delle magliette a tema gioco dell’oca.
Ma sai la storia di questo gioco e ti ricordi tutte le regole? Continua a leggere per saperne di più!
La storia del Gioco dell’oca
Il percorso a spirale del gioco dell’oca risale circa alla seconda metà del XVI secolo. Si narra, infatti, che nel 1580 Francesco I de’ Medici regalò il gioco a Filippo II Re di Spagna. Le caselle della versione dei de’ Medici erano decorate con i simboli che sono poi diventati iconici: due dadi, un teschio, una coda, un ponte, un labirinto e un’oca.
Questo gioco da tavola molto probabilmente deriva da un gioco cinese. In questo caso, il tabellone era costituito da 99 caselle numerate che formavano una spirale.
Ma sembrerebbe che le origini del Gioco dell’oca siano ancora più antiche, tanto da ipotizzare un antenato del famoso gioco da tavola proprio nell’antico Egitto, dove veniva chiamato Mehen. Il nome si deve al mitico dio-serpente venerato dagli antichi Egizi. Il percorso proposto dal gioco aveva la forma proprio di un rettile arrotolato, sul cui corpo erano disegnate le caselle e l’itinerario rimandava ad un viaggio iniziatico.
All’inizio del XVII secolo, in Inghilterra, cominciarono a circolare i primi tabelloni stampati. Tale gioco si diffuse molto presto in tutta Europa. Le decorazioni e il tema presentati dal tabellone furono spesso rielaborati con soggetti diversi. Basti pensare che per esempio esistono giochi dell’oca ispirati a soggetti politici (come la Rivoluzione francese) o letterari (tipo dalle avventure di Don Chisciotte).
Le regole del Gioco dell’oca
Il gioco dell’oca è adatto a tutti, a partire dai sei anni circa. Le regole sono abbastanza semplici. Ecco, in sintesi, quali sono.
- Si gioca su un tabellone sul quale è disegnato un percorso a spirale composto da 63 caselle, anche se talvolta tale numero può arrivare fino a 90. Le caselle sono contrassegnate con numeri o altri simboli.
- I giocatori devono scegliere una pedina e, dopo aver pagato una posta pattuita, partono dalla casella di partenza.
- Ogni giocatore deve procedere aspettando il proprio turno, percorrendo il numero di caselle ottenuto tramite il lancio dei dadi.
- Lo scopo finale del gioco è quello di raggiungere la casella centrale della spirale. Se la casella di arrivo è occupata dalla pedina di un altro giocatore, la pedina di arrivo ne prende il posto.
È necessario sapere che alcune caselle hanno un “valore” speciale. Nel gioco tradizionale, infatti, le caselle decorate con delle oche permettono al giocatore di spostarsi subito in avanti di un numero di caselle pari a quelle coperte dal movimento appena effettuato.
Queste caselle in genere sono collocate ogni nove caselle a partire da quelle numerate 5 e 9. Per evitare che un giocatore con un lancio iniziale di 9 possa arrivare immediatamente alla casella 63 e quindi vincere subito, bisogna sapere che la combinazione di 6 e 3 sul lancio iniziale fa muovere la pedina del giocatore direttamente alla casella 26, mentre 5 e 4 alla casella 53.
Le altre caselle “speciali”: ecco quali sono
Ci sono anche altre caselle nel Gioco dell’oca che possono essere definite “speciali”, ecco quali:
- la casella 6 è il ponte, dove si paga la posta e si va alla casella 12;
- la casella 19, casa” o locanda, impone il pagamento della posta e si rimane fermi per un turno;
- le caselle 31, pozzo e 52, la prigione impongono al giocatore di rimanere fermo fino a quando non arriva alla casella interessata un’altra pedina, che viene a sua volta “imprigionata”;
- la casella 42, labirinto, costringe il giocatore a pagare la posta e a tornare alla casella 39;
- la casella 58, scheletro, impone di pagare la posta e di ricominciare, dalla casella di partenza.
La casella d’arrivo 63 deve essere raggiunta con un lancio di dadi esatto; altrimenti, giunti in fondo, si retrocede dei punti in eccesso.
E adesso, buon divertimento a tutti con il famoso Gioco dell’oca!