la litografia: storia, tecnica e stampa

La litografia, considerata la più antica tecnica di stampa, si basa sul principio di repulsione tra acqua e sostanze grasse. Il termine litografia deriva dal materiale inizialmente utilizzato come matrice, la pietra (in greco lìthos), poi sostituita con più leggere lastre di zinco ed alluminio. Questa procedura permette di riprodurre immagini su carta o altri supporti attraverso un processo chimico-fisico che non richiede l’incisione del materiale.

Storia della litografia

La litografia ha rivoluzionato il mondo della stampa artistica e commerciale, questa tecnica venne messa a punto dal tedesco Giovanni Alois Senefelder, nel 1796. L‘invenzione ebbe subito un grande successo e nel 1802 a Londra alcuni pittori inglesi già facevano dei buoni lavori litografici mentre a Roma venne introdotta dalla famiglia “Dall’Armi” nel 1805 e sempre nella Capitale la litografia “Bulla“, con i suoi due secoli di storia, vanta il titolo di stamperia più antica al mondo. Fra il 1798 e il 1810 la nuova arte aveva già conquistato la Germania, l’Austria e la Francia.

Tantissimi gli artisti che hanno impiegato questa forma di stampa. Da Goya a Degas, da Manet a Toulose Lautrec che realizzerà i primi manifesti pubblicitari per cabaret, programmi teatrali, inviti e menù. Questi maestri dell’arte hanno abbracciato la litografia per la sua versatilità e il suo impatto visivo unico.

La tecnica ha consentito la produzione di stampe di alta qualità, accessibili a un pubblico più ampio, rompendo le barriere tra l’arte elitaria e il popolo. Ha aperto nuove opportunità nel campo della pubblicità, della cartografia, della letteratura illustrata e della diffusione di notizie, attraverso stampe artistiche. Con il tempo è stata adattata e migliorata includendo l’uso di lastre metalliche come l’alluminio e, processi più avanzati come la litografia offset, evoluzione meccanizzata che permette di eseguire tirature molto elevate.

Tecnica e stampa litografica

Ma come realizzare una litografia? Nella tecnica classica, sulla pietra, viene incisa l’opera che si vuole riprodurre, successivamente la pietra viene cosparsa di talco e sottoposta ad un trattamento di pulizia prima con gomma arabica e successivamente con acido nitrico, a questo punto avviene l’inchiostratura. Quando si applica l’inchiostro, questo aderisce solo alle parti disegnate, mentre le zone trattate con acqua lo respingono. Viene posizionata la carta sulla pietra e si esercita pressione per trasferire l’immagine, questo procedimento può essere ripetuto per ottenere più copie della stessa stampa.

Nel corso degli anni la tecnica litografica si è perfezionata, sia per quanto riguarda i materiali che per quanto concerne la tecnica di incisione: la pietra è stata sostituita con altri materiali in grado di dare la stessa resa, come lo zinco e l’alluminio; l’incisione è stata sostituita dall’uso di matite grasse, quelle che in genere vengono definite “matite saponose”, con il vantaggio di non creare solchi sulle superfici e ottenere lo stesso effetto di repulsione acqua-sostanze grasse.

Esistono diverse varianti della stampa litografica, tra cui:

litografia artistica: utilizzata dagli artisti per creare opere originali in edizione limitata.
litografia offset: un’evoluzione industriale del processo tradizionale, impiegata nella stampa di libri, giornali e materiali pubblicitari.
litografia su metallo: una moderna tecnica che sostituisce la pietra con lastre metalliche, rendendo la procedura più veloce ed efficiente.

Possiamo davvero parlare di un processo di stampa che ha cambiato il corso della storia dell’arte, ne ha profondamente segnato il cammino, grazie alla sua capacità di produrre immagini dettagliate e di alta qualità. Dalla pietra calcarea alle moderne lastre in alluminio, la litografia rimane un punto di riferimento per la riproduzione di immagini e testi.

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