La scrittura in corsivo: tradizione ed evoluzione
Un sapore antico, eleganza e personalità senza tempo, la scrittura in corsivo. Rappresenta la più personale forma di comunicazione e di espressione scritta. E’ stata per secoli non solo strumento di divulgazione ma una forma d’arte che rifletteva cultura, educazione e stile individuale. L’avvento delle tecnologie ha profondamento modificato il modo in cui comunichiamo relegando il corsivo scrittura ad un ruolo marginale nella società contemporanea.
Scrittura in corsivo: la storia
La scrittura corsiva ha origini antiche risalenti ai manoscritti medievali. Le prime forme di scrittura in corsivo emersero come un modo per velocizzare il processo di scrittura rispetto alle lettere separate e rigide utilizzate nei testi sacri. Durante il Rinascimento, il corsivo italiano divenne particolarmente popolare, grazie alla sua fluidità e leggibilità, influenzando notevolmente le pratiche di scrittura in tutta Europa.
Nel XVIII e XIX secolo il corsivo era una competenza insegnata nelle scuole, ogni studente imparava a scrivere con cura sviluppando uno stile personale. La scrittura corsivo non era solo una necessità pratica ma anche un simbolo di disciplina e bellezza estetica.
L’avvento della tecnologia e il declino del corsivo
L’avvento della macchina da scrivere nel XX secolo ha segnato il momento in cui la scrittura in corsivo manuale inizia a perdere il suo valore ma l’arrivo di internet e dei dispositivi digitali segna il vero punto di svolta. L’uso crescente di computer, smartphone e tablet ha spostato l’attenzione dalla scrittura manuale alla digitazione. Oggi, molti documenti, lettere e appunti vengono redatti digitalmente rendendo la scrittura in corsivo quasi superflua.
Un altro fattore è stato il cambiamento nei programmi scolastici. In molti paesi, l’insegnamento del corsivo è stato ridotto o eliminato, sostituito da competenze tecnologiche come la digitazione. Questo cambiamento riflette una priorità educativa che punta più alla preparazione tecnologica che alla conservazione di tradizioni manuali. Ma cosa stiamo perdendo non scrivendo più? Ha provato a rispondere lo scienziato Piero Crispiani, sintetizzando nel seguente elenco, i vantaggi dello scrivere in corsivo:
- Velocizza la scrittura e dunque il pensiero
- Potenzia lo scorrimento da sinistra a destra, essenziale anche in tanti altri aspetti della vita
- Rende fluida la scrittura
- Rende unitaria la parola scritta, in senso grafico ma anche simbolico
- Coordina meglio nello spazio e nel tempo, due elementi fondamentali del pensare e dell’agire umano
- Impegna il bambino e lo porta alla corretta maturazione
Anche secondo Federico Bianchi di Castelbianco, psicoterapeuta dell’età evolutiva, la perdita del corsivo potrebbe essere alla base di molti disturbi dell’apprendimento. “Scrivere in corsivo vuol dire tradurre il pensiero in parole, scrivere in stampatello vuol dire invece sezionarlo in lettere, spezzettarlo, negare il tempo e il respiro della frase. E il corsivo così come lega le lettere lega i pensieri” dice l’esperto.
L’era dei social media
Nell’era dei social media la scrittura ha assunto nuove forme. I giovani comunicano prevalentemente attraverso messaggi brevi, emoji e acronimi. Piattaforme come WhatsApp, Instagram e Twitter incoraggiano una comunicazione rapida e informale che sacrifica la grammatica, la sintassi e la calligrafia. Parole troncate, abbreviazioni come “LOL” e “BRB” e l’uso massiccio di emoji sono diventati il linguaggio quotidiano di molti giovani.
La scrittura è diventata fragile, il corsivo parlato è la nuova tendenza di TikTok. Si accentuano i tratti tipici della cadenza milanese allungando le sillabe finali, chiudendo le “o” e assumendo un ritmo cantilenato. La parola più gettonata è il diminutivo di amore, “amo” in corsivo diventa “amïo”.
Questa evoluzione ha influenzato anche l’aspetto estetico della scrittura. I font digitali hanno sostituito l’unicità della calligrafia personale, mentre l’urgenza di comunicare velocemente ha relegato il corsivo a un ricordo del passato.
Il valore del corsivo oggi
Scrivi in corsivo dovrebbe essere la colazione dell’anima di adulti e bambini. Voltaire elaborò una riflessione tra il rapporto che intercorre unitamente a scrittura e pittura: “la scrittura è il dipinto della voce“. Quando la voce diventa scrittura si fa poesia.
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