Vetro borosilicato. Storia, usi e vantaggi: ecco tutto quello che c’è da sapere su questo particolare materiale
👉 Vetro borosilicato: storia, usi e vantaggi. Ecco tutto quello che c’è da sapere su questo materiale!
Il vetro borosilicato, comunemente conosciuto anche con il nome commerciale di Pyrex, è un materiale resistente e leggero.
Negli ultimi anni la sua popolarità è decisamente aumentata. Numerosi sono i vantaggi che questo particolare vetro presenta: si tratta, infatti, di un materiale con un’ottima resistenza agli sbalzi termici e dalla lunga durata.
Vediamo allora più nel dettaglio cos’è il vetro borosilicato, la sua formula, la storia e tutti i suoi vantaggi.
Vetro borosilicato: cos’è e come si ottiene?
Il vetro borosilicato è un particolare materiale leggero ma al contempo resistente, specie agli sbalzi termici, presentando un basso coefficiente di dilatazione termica.
Per realizzare questo particolare materiale, si procede con la sostituzione degli ossidi alcalini da parte dell’ossido di boro all’interno del reticolo vetroso della silice.
Si ottiene così il vetro borosilicato, che presenta una minore espansione. L’ossido di boro infatti indebolisce la struttura della silice nel momento in cui viene introdotto nel reticolo e, al contempo, ne abbassa anche il punto di rammollimento. Questo processo è dovuto alla presenza di atomi di boro planari trivalenti.
Il vetro borosilicato risulta così composto, ecco la sua formula:
- 70% fino a 80% Silice (SiO2);
- 7% fino a 13% Anidride borica(B2O3).
- 4% fino a 8% Metalli alcalini-ossido (Ossido di sodio Na2O; Ossido di potassio K2O)
- 2% fino a 7% Ossido di alluminio (Al2O3)
- 0% fino a 5% Metalli alcalino terrosi ossidi
Storia del vetro borosilicato
La nascita di questo particolare materiale va ricercata alla fine del XIX secolo. Il vetro borosilicato, infatti, venne ideato dal chimico di nazionalità tedesca Otto Schott, al cui nome è legata anche la fondazione della Schott AG, l’azienda con sede a Magonza specializzata proprio nella lavorazione del vetro e della vetroceramica.
Schott ideò il vetro borosilicato destinandolo soprattutto ad usi farmaceutici; in particolare per la realizzazione di apparecchiature per la chimica. In origine, questo materiale prese il nome di Duran.
Successivamente, la Corning Incorporated, impresa americana specializzata nella produzione di vetro e ceramica sia per il settore farmaceutico che per quello industriale, iniziò a vendere i propri prodotti in vetro borosilicato con il marchio di Pyrex (registrato PYREX), rimasto poi nel lessico quotidiano.
Usi e pregi del vetro borosilicato
Nonostante sia commercializzato con forme e marchi diversi, la formula del vetro borosilicato, con tutti i vantaggi della sua struttura, risulta essere standard. Come già anticipato, questo materiale è molto resistente, specie agli agenti chimici e agli sbalzi termici: per questo motivo è utilizzato soprattutto all’interno dei laboratori.
Questo vetro ha anche un ottimo grado di trasparenza, oltre ad essere decisamente robusto. È impiegato quindi nella costruzione di telescopi, strumenti medici e ottici. Per i telescopi, infatti, il vetro borosilicato viene usato per la realizzazione di specchi parabolici in vetro: in questo modo, lo strumento non subirà dei danni per lo spostamento da un ambiente interno ad uno esterno. Sempre per le sue caratteristiche, resistendo anche molto bene alle alte temperature, il vetro borosilicato viene impiegato per la realizzazione di porte tagliafuoco, cioè quelle porte che sono in grado di isolare e resistere alle fiamme durante un incendio.
Sempre per questa sua particolare resistenza alle alte temperature, questo vetro viene usato anche nella produzione di apparecchi e oggetti da impiegare in cucina, come per esempio per recipienti che per essere funzionali, soprattutto per comprendere il grado di cottura degli alimenti, devono essere anche trasparenti. Inoltre, i contenitori creati con questo particolare materiale sono altamente igienici, perché non trattengono i batteri. In vetro borosilicato vengono creati anche eleganti bicchieri e piatti.
Oltre che in cucina, il vetro borosilicato viene usato sempre di più anche per la stampa 3D, come superficie di lavoro. Le stampanti 3D, infatti, hanno bisogno di un piano riscaldato e perfettamente stabile, come adesione di stampa.
I vantaggi del vetro borosilicato… in sintesi
Dopo aver raccontato la sua storia e aver enumerato tutti i settori in cui viene impiegato, proviamo ora a sintetizzare tutti i vantaggi del vetro borosilicato.
- Grazie al suo basso coefficiente di dilatazione, tutta l’oggettistica realizzata con questo particolare materiale è caratterizzata da un’alta resistenza agli sbalzi termici. Proprio per questo motivo, può essere impiegato anche in cucina, per esempio nella conservazione degli alimenti o nella cottura in forno, anche nel microonde.
- Il vetro borosilicato può essere facilmente pulito, non perdendo nel corso del tempo la sua trasparenza e lucentezza. Inoltre, è un materiale altamente igienico in quanto, non presentando porosità, non trattiene i batteri. Si sterilizza anche molto facilmente e, per esempio, i contenitori possono essere riutilizzati più volte.
- La trasparenza tipica del vetro borosilicato rende questo materiale perfetto per la cottura degli alimenti, ma anche in ambito medico, chimico e ottico (come nella realizzazione dei telescopi).
- La formula e la composizione rendono questo materiale in grado di non alterare ciò che conserva, come alimenti ma anche prodotti chimici e farmaceutici. A ciò si aggiunge anche che il vetro borosilicato non è costituito da elementi dannosi per la salute umana.