La stampa a caldo, per dare brillantezza ai tuoi prodotti
Chi si occupa di marketing e comunicazione è sempre alla ricerca di nuovi strumenti per attirare l’attenzione dei clienti. Uno di questi è fare in modo che le stampe dei prodotti risultino più brillanti o che siano percepibili anche al tatto. Tra i metodi usati in questi casi c’è la stampa a caldo. Chiamata anche foil a caldo, si tratta di un sistema di stampa chiamato così perché la colorazione avviene con pressione, velocità e calore.
La tecnica
Nel foil un cliché o una incisione vengono fissati su una platina, che poi viene riscaldata ad una temperatura che varia tra i 90° e i 150°. Il foil si colloca tra il prodotto da stampare e il cliché; quando il clichè preme sul foglio il calore fa distaccare lo strato colorante del foil e lo fa applicare sul foglio stesso. In alcuni casi si possono usare dei clichè particolari in grado di stampare in rilievo.
L’evoluzione della stampa a caldo
Il primo brevetto di macchinario per effettuate la stampa a caldo fu registrato nel 1892 dal tedesco Ernest Oeser. La tecnica tradizionale prevedeva la produzione di un clichè che di solito era in magnesio o in ottone. Negli anni ‘50 la tecnica si diffuse molto per stampare materiale per componenti elettrici e per contenitori per cosmesi. In seguito la stampa a caldo su plastica divenne uno dei metodi più usati per le decorazione di materiali promozionali. Infine negli anni ’90 conquistò il primato per la cosiddetta stampa di sicurezza, cioè quella che riguarda banconote, documenti di identità, francobolli e certificati.
I prodotti
Tra i vari tipi di prodotti per cui viene maggiormente usata la stampa a caldo troviamo:
- Le magliette personalizzate: sono fra i gadget più diffusi, per rendere le scritte o le immagini più brillanti e resistenti al lavaggio spesso si usa la stampa a caldo su tessuto.
- I Bigliettini da visita: le aziende o i professionisti che lavorano nel campo della moda, dei design o in genere del lusso spesso hanno la necessità di farsi notare per lo stile e la cura dei più piccoli particolari, un ottimo modo può essere quello di puntare su biglietti da visita con stampa a caldo.
- Il Packaging: in uno scaffale ci sono decine di prodotti simili, spesso delle scatole o delle confezioni con scritte più brillanti possono attirare l’attenzione del consumatore e spingerlo all’acquisto di quell’articolo. Meglio, quindi, affidarsi alla stampa a caldo su carta.
- Le Etichette personalizzate: i clienti non possono aprire una bottiglia di vino, un profumo o una confezione di biscotti per controllarne la qualità. Un’etichetta che spicchi rispetto alle altre può essere un modo per comunicargli le caratteristiche dei nostri prodotti e invogliarli a provarli.
- Le targhe e le medaglie: per molto tempo le targhe da premiazione o le medaglie potevano essere solo incise e le scritte potevano essere solo ad un colore. Con l’introduzione della stampa a caldo invece è ora possibile stampare anche i loghi a colori.
I vantaggi della stampa a caldo
È l’unico metodo in grado di apportare brillantezza ed effetti metallici, che anche col passare del tempo non perdono mai la loro lucentezza. In particolare questo vale per la stampa oro a caldo.
Si può usare su tantissimi tipi di superficie, tra i quali la plastica, il vetro, la carta ed anche oggetti con forme irregolari, su cui spesso altre tecniche non sono possibili. Altro vantaggio è dato dalla varietà di foil disponibili con tantissimi tipi di lamine.
Infine i foil utilizzano i codici colore universali e quindi possono essere esattamente gli stessi del logo aziendale.