Shopper riutilizzabili: piccole svolte per un mondo più grande
Spesso associamo tre termini alle shopper riutilizzabili: riuso, riutilizzo, riciclo. Tre parole chiave per mettere in scacco tutti quei materiali inquinanti e monouso che stanno rendendo sempre meno vivibile il nostro pianeta. Su tutti, l’imputato numero uno è la plastica che ha creato ad esempio “un’isola” grande tre volte la Francia al largo dell’Oceano Pacifico. Inoltre, ormai da tempo, le buste di plastica usa e getta – l’oggetto più utilizzato e inquinante in circolazione – sono anche diventate a pagamento e quindi meno convenienti dal punto di vista economico.
Tessuti naturali che non danneggiano uomo e ambiente
La soluzione è semplice e ormai diffusa: le shopper “green”. Che significa? Semplice: shopper riutilizzabili realizzate in tessuti virtuosi che non sono dannose per l’ambiente circostante e non sono state prodotte con procedimenti nocivi per l’uomo. E che si possono usare più e più volte, proprio come chiede l’Unione Europea. Nel tempo la produzione di borse ecologiche è cresciuta in ragione di una filosofia d’acquisto che ruota sempre più attorno alla sostenibilità dell’articolo che si acquista.
Vari tipi di cotone, anche organico
Lavabili, resistenti, utili. Sportive e persino alla moda. Le shopper riutilizzabili possono essere di vario tipo e di differenti materiali, con manici e sporte, lunghe o corte che siano. Quanto al tessuto, si parte dalle shopper in cotone. A essere precisi, da borse fatte in vari tipi di cotone: da quello riciclato a quello naturale, fino al cotone organico. Se già il cotone “normale” è un materiale più sostenibile degli altri, quello biologico e organico lo è ancora di più. Coltivato con prodotti a basso impatto su un terreno non sfruttato e lasciato a riposo, è ricavato infatti senza l’uso di pesticidi o altre sostanze non naturali.
Per questo le disponibilità di shopper in cotone sono aumentate in maniera esponenziale: perché le nuove frontiere dei tessuti hanno spinto le grandi marche a ricercare combinazioni di materiali ancora più evoluti ed ecosostenibili. Il cotone biologico in combinazione con altri tessuti naturali (ad esempio il sughero) è tra questi.
Shopper riutilizzabile in R-Pet
Altro materiale interessante è il Pet riciclato (R-Pet): sostenibile, leggero, resistente. Può essere una valida alternativa al cotone (e al canvas, altro tessuto simile al cotone) per borse di vario tipo. Vista la loro versatilità, le shopper in R-Pet posso essere utilizzate per impieghi differenti: sono ideali – infatti – per fare la spesa, per trasportare effetti personali e per accompagnarti nella tua passeggiata pomeridiana. Occupano tra l’altro uno spazio limitato e dunque sono funzionali per viaggi o spostamenti a lungo termine.
Juta e fibra di bambù: altre varietà di shopper riutilizzabili
Shopper riutilizzabili e rispettose dell’ambiente sono anche quelle fatte in juta, grezza o laminata. Fibra tessile molto antica simile per struttura e lavorazione al lino e alla canapa, questo tessuto è senza dubbio tra i più resistenti in assoluto. Inoltre, se si vuole differenziare la sua qualità, è molto semplice: più sarà chiaro, maggiore sarà la qualità. Sulla stessa lunghezza d’onda viaggia la fibra di bambù, altro materiale che conferisce un profilo moderno ed ecosostenibile alla tua shopper. È, al momento, tra i materiali emergenti per la creazione di borse di uso quotidiano, proprio per la sua robustezza e resistenza. Da qui in avanti sarà sempre più sfruttato per realizzare borse pratiche e free.
Ecologici e riutilizzabili, ma soprattutto da personalizzare
In definitiva, resta ampio e ormai alla portata di tutti, soprattutto dal punto di vista economico, il mondo delle shopper ecosostenibili. È possibile “giocare” su molti colori differenti e su tante tipologie di materiali e tessuti, a seconda delle esigenze e dei gusti. Ma, soprattutto, si possono personalizzare, come dimostra l’ampio ventaglio di scelta proposto sul sito stampasi.it: shopper riutilizzabili di ogni tipo e misura, tutte da valutare.